"Per adattarsi all'innovazione
digitale sono necessari importanti investimenti in formazione:
circa un terzo delle imprese (il 33,8 %) segnala di aver svolto
formazione sulle innovazioni introdotte o previste": è un
passaggio dell'intervento del presidente dell'Istat Francesco
Maria Chelli, alla presentazione del "VIII Rapporto sulle libere
professioni in Italia".
Parlando delle rilevazioni effettuate dall'Istituto, poi, ha
detto che "una impresa su 10 ha al suo attivo diversificazione
attraverso la creazione di una nuova attività oltre quella
prevalente. Dietro a questo valore complessivo c'è tuttavia una
forte eterogeneità tra i diversi comparti: gli studi di
consulenza aziendale, quelli di architettura e di ingegneria
raggiungono quote intorno al 20%; all'estremo opposto, tra gli
studi legali e contabili e i servizi veterinari, ha
diversificato le proprie attività poco meno di un'impresa su 20.
Per l'insieme delle imprese con almeno 3 addetti, la quota di
quelle che hanno avviato processi di modernizzazione tecnologica
è di poco superiore al 26%, a testimonianza della vitalità di
questi settori", ha chiuso.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA