"In un calendario già fitto di
adempimenti e scadenze il voler inserirne ulteriori relative ai
"passaggi" necessari per l'eventuale adesione al concordato
preventivo biennale non convincono": è la posizione dell'Int
(Istituto nazionale tributaristi), che oggi ha tenuto una
conferenza alla Camera dei deputati.
Secondo l'associazione professionale presieduta da Riccardo
Alemanno, sarebbero opportuni dei correttivi, rispetto al
decreto legislativo sul concordato, tra cui "la liquidazione
ordinaria delle imposte a saldo e primo acconto entro il 31
luglio", a seguire servirebbe "posticipare l'invio dei dati
richiesti al 30 settembre unitamente alla dichiarazione dei
redditi, attendere la formulazione della proposta da parte
dell'Agenzia delle Entrate anche in un lasso di tempo maggiore
dei 5 giorni ora previsti" e fissare il "pagamento
dell'eventuale conguaglio dell'acconto nei termini del secondo
acconto", termina la nota dell'Int.
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