"Ho contribuito a scrivere la storia
di questa categoria, sono orgogliosa di esserne il passato,
perché so di aver contribuito con tutte le mie energie di aver
fatto sì che la categoria potesse crescere. Con il lavoro puro,
con la rettitudine e la volontà di mettersi in gioco si può
costruire un ponte verso il futuro": ad esprimersi così il
ministro del Lavoro Marina Calderone, che sta parlando dal palco
dell'Auditorium Antonianum, a Roma, dove si svolgono gli Stati
generali dei consulenti del lavoro (di cui la stessa titolare di
via Veneto è stata presidente del Consiglio nazionale - per 17
anni - prima di accettare l'incarico governativo, ndr).
La categoria professionale, incalza, "non vive di sommerso, ma
di regolarità". Calderone, infine, rammenta un dato fornito
dall'attuale numero uno dei consulenti del lavoro, Rosario De
Luca, ossia che nei loro studi "sono gestiti circa 8 milioni e
500.000 rapporti di lavoro e assistite oltre un milione e
800.000 imprese".
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