Il presidente cileno,
Gabriel Boric, ha promulgato la riforma delle pensioni, un
progetto da lui fortemente voluto che andrà a beneficio di oltre
2,8 milioni di persone nel Paese sudamericano e che rappresenta
il più grande cambiamento in 40 anni rispetto al modello creato
durante la dittatura di Augusto Pinochet (1973-1990).
Approvata a larga maggioranza dal Congresso dopo oltre due
anni di dibattito, la nuova legge prevede un aumento delle
pensioni tra il 14% e il 35%, un incremento della pensione di
base universale da 214.000 pesos (circa 213 euro) a 250.000
pesos (circa 249 euro) e un rialzo graduale dei contributi
dall'attuale 10% al 17%, a carico del datore di lavoro.
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