Il procuratore antiterrorismo francese, Jean-François Ricard, ha annunciato l'apertura di un'inchiesta giudiziaria nei confronti di Mohammed Mogouchkov, il ceceno che ha ucciso il professor Dominique Bernard ad Arras venerdì scorso, e di altre due persone. L'accusa è omicidio nel quadro di un'organizzazione terroristica per il principale accusato. Per gli altri due, il fratello minore di 16 anni e un cugino, i capi di imputazione sono complicità per il primo e non aver impedito il reato di cui era a conoscenza per il secondo.
Prima di entrare in azione Mogouchkov ha pubblicato un video di rivendicazione dell'Isis prima di passare all'azione. Nel video rivendica il suo gesto in nome dell'organizzazione dello Stato Islamico (Isis). Nel filmato fa inoltre un'allusione "molto marginale" all'attacco di Hamas contro Israele, hanno precisato le stesse fonti.
In quel video Mogouchkov, "si è scagliato contro i valori dei francesi, secondo le sue stesse parole", ha spiegato in una conferenza stampa il procuratore Ricard, che ha spiegato che l'uomo aveva acquistato la mattina stessa dell'attentato il telefono cellulare in un negozio, e lo aveva poi messo in funzione nell'autobus sul quale era salito per recarsi alla scuola.
E' poi arrivato circa 20 minuti prima davanti alla scuola media-liceo "Gambetta", ha atteso le 11 e l'apertura delle porte poi, appena ha visto uscire alcuni professori, si è scagliato con due coltelli contro di loro, colpendo "alle spalle e al collo" il professor Dominique Bernard. Nell'occasione ha ferito anche altri 2 docenti, poi è entrato chiedendo a tutti quelli che incontrava dove fosse "il preside" e chi fosse "il professore di storia". Nel cortile, si è poi avventato contro il professore di educazione fisica, difeso da un dipendente della scuola, che aveva afferrato una sedia.
Secondo fonti di polizia, sono undici le persone fermate nell'ambito dell'inchiesta dell'antiterrorismo sull'attacco di Arras, ma tre di esse dovrebbero venire rilasciate in giornata.
Da parte sua, il presidente Emmanuel Macron ha assicurato che non c'è stata nessuna "falla nei nostri servizi" di sicurezza, perché Mogouchkov era già schedato dalle autorità francesi come radicalizzato a rischio ed era stato controllato dalle forze dell'ordine il giorno prima di passare all'azione.
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