Il giudice ungherese Jozsef Sós,
nella motivazione dell'ordinanza con la quale ha respinto oggi a
Budapest l'istanza per gli arresti domiciliari di Ilaria Salis
presentata dalla difesa, ha detto che una detenzione cautelare
di 13 mesi (l'attivista è in carcere dal febbraio 2023) "non è
tanto lunga vista la gravità dei reati, stabiliti dalla
Procura", e che "il pericolo di fuga sussiste sempre", per cui è
necessaria la custodia in carcere.
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