Per valutare se il saluto romano
implichi reato vanno considerati "il contesto ambientale, la
valenza simbolica del luogo, l'immediata o meno ricollegabilità
al periodo storico, il numero dei partecipanti, la ripetizione
dei gesti" idonea "al pericolo di emulazione". E' quanto
scrivono le Sezioni Unite di Cassazione nelle motivazioni della
sentenza con cui il 18 gennaio scorso hanno disposto un processo
di appello bis per otto militanti di estrema destra che avevano
compiuto il saluto nel corso di una commemorazione a Milano nel
2016. I giudici inoltre sottolineano che il carattere
commemorativo non implica automaticamente una neutralizzazione
del reato.
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