"Oggi ho parlato con Ilaria, mi ha
detto che nel carcere hanno chiesto a tutte le detenute se
volevano votare e lei ovviamente ha risposto di sì, ma le è
stato detto che c'è una carenza legislativa italiana che non le
consentirebbe di votare. Ha interpellato l'ambasciata che non le
ha saputo dare risposta, c'è una palese violazione dei diritti
umani in corso e ci vorrebbe una presa di posizione chiara del
governo": è quanto ha detto all'ANSA Roberto Salis, padre
dell'attivista milanese in carcere a Budapest da oltre 15 mesi
con l'accusa di aver aggredito dei militanti neonazisti, e
candidata alle Europee con Avs.
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