"E' chiaro che oggi per me la
poltrona di Presidente è maggiormente un peso che un onore.
Forse sarebbe stato più facile, fin da subito, sbattere la
porta, con indignazione, al solo sospetto...Non mi spaventa
rinunciare ad un ruolo a cui pure sono legato...". Lo scrive
Giovanni Toti in una lettera all'avvocato Savi. "Vedo come una
liberazione poter ridare la parola agli elettori.... ma la
Presidenza non è un bene personale...Nei prossimi giorni, con il
permesso dei magistrati, tornerò ad incontrarmi con gli amici
del movimento politico, gli alleati... E le scelte che faremo
saranno per il bene della Liguria".
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