Brugnaro, Ceron e Donadini
"concordavano con Ching (imprenditore della società che puntava
a rilevare l'area dei 'Pili' - ndr) il versamento di un prezzo
di 150 milioni di euro in cambio della promessa di far
approvare, grazie al loro ruolo all'interno dell'ente comunale,
il raddoppio dell'indice di edificabilità sui terreni in
questione e l'adozione di tutte le varianti urbanistiche che si
sarebbero rese necessarie per l'approvazione del progetto
edilizio ad uso anche commerciale e residenziale della
volumetria di 348.000 mq che sarebbe stato approntato e
presentato do una società di Ching". È quanto si legge in un
passaggio del decreto di perquisizione a Derek Donadini, vice
capo di gabinetto del sindaco di Venezia.
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