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Il nunzio in Siria: 'La gente ha paura, ad Aleppo sono chiusi in casa'

Il nunzio in Siria: 'La gente ha paura, ad Aleppo sono chiusi in casa'

Zenari all'ANSA, 'Non dimenticateci, eravamo spariti dai radar'

CITTÀ DEL VATICANO, 02 dicembre 2024, 12:42

Redazione ANSA

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. - RIPRODUZIONE RISERVATA

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       "Sono in contatto ogni giorno, ogni ora, con i vescovi, i religiosi, le religiose, i preti di Aleppo. In alcune zone c'è una calma sospetta, in altri posti sparatorie, poi cade qualche missile come accaduto ieri al Terra Santa College. La situazione è questa: è difficile". Lo dice all'ANSA il Nunzio del Papa a Damasco, il cardinale Mario Zenari.

    "Finora i ribelli hanno rispettato una loro promessa, chiamiamola così, di non toccare i civili ma la gente è rinchiusa a casa, ha paura, non ci sono autorità alle quali fare riferimento, gli uffici governativi sono stati abbandonati e i civili sono tra i due fuochi". Un appello? "Non dimenticate la Siria, purtroppo era scomparsa dai radar dei media, l'instabilità qui rischia di propagarsi". 

       Parlando dell'attacco missilistico al Terra Santa College di ieri pomeriggio, il porporato afferma che "non si sa che cosa sia successo" o il motivo dell'attacco. "Lì vivono due religiosi, c'è un grande recinto con i giochi per i bambini, è un punto di riferimento per le famiglie... Ieri alle 5 del pomeriggio ora locale, le 3 in Italia, i due frati hanno sentito un aereo volare sopra le loro teste e sono corsi a rifugiarsi. L'ordigno ha colpito e ha danneggiato abbastanza l'edificio". "Lì c'è anche un panificio - riferisce ancora Zenari all'ANSA - dove si distribuisce gratuitamente il pane a chi ne ha bisogno. Ci sono anche altre opere di carità". Per questo resta incomprensibile, anche secondo altre fonti della Chiesa locale, perché sia stato colpito.

     "I religiosi di tutte le Chiese comunque resteranno, ad Aleppo, lo hanno già detto, siamo sempre rimasti" nonostante i conflitti. Il cardinale Zenari ha incontrato Papa Francesco a settembre, "mi ha incoraggiato", ed è in costante contatto con la Segreteria di Stato per aggiornarli sulla situazione.

     Quindi il Nunzio lancia un appello: "Non dimenticate la Siria, purtroppo la Siria era scomparsa dai radar dei media, adesso è tornata e non abbandonate la Siria che sta soffrendo enormemente. In quattordici anni di guerra c'è stato mezzo milione di morti e tredici milioni di sfollati. Ora aumenteranno. Non dimenticate la Siria", ripete.

    "Rivolgo un pressante appello alla comunità internazionale perché la Siria ha un ruolo importante nel Medio Oriente. Se non è aiutata questa instabilità rischia di propagarsi", avverte Zenari. E deve essere aiutata anche la comunità cristiana che "ha un ruolo importante ed è qui prima dell'slam. Hanno fondato scuole, ospedali e i politici cristiani hanno dato un apporto significativo al progresso della Siria. Adesso bisogna cercare di aiutarli a restare ma senza lavoro, senza un futuro, è difficile. Benché non perseguitati, due terzi dei cristiani, negli anni di questa guerra, sono partiti. E questo è un fatto grave, un guaio per l'intera società siriana", conclude il cardinale Zenari. 

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