Il segnale che qualcosa sia già cambiato lo possiamo arguire dalla mostra "Uno scatto dall'Iran - Valorizza le differenze" inaugurata a novembre nella sede del Museo Nazionale d'Arte Orientale 'Giuseppe Tucci' e organizzata dal Polo museale del Lazio e dall'Istituto Culturale dell'Ambasciata della Repubblica Islamica dell'Iran. Si tratta, infatti, del primo concorso fotografico promosso dall'Iran aperto a tutti i turisti che hanno visitato la Persia.
L'esposizione, realizzata in collaborazione con Ismeo (Associazione Internazionale di Studi sul Mediterraneo e l'Oriente) presenta tre sezioni: nella prima sono esposte 50 fotografie scattate da turisti italiani in Iran (quasi 110 persone), selezionate tra 1.500 immagini dalla Commissione, composta da Felicetta Ferraro direttore della casa editrice Ponte 33, già consigliere culturale dell'Ambasciata d'Italia a Tehran, da Riccardo Zipoli, docente dell'Università Ca' Foscari di Venezia e da Bihan Bassiri, artista di origine iraniana.
A vincere il primo premio è stato Gaetano Di Filippo ritraendo un gruppo di uomini coperti di fango riuniti per le cerimonie dell'Ashura (ricorrenza religiosa del martirio dell'Imam Alì, ndR) a Khorram Abad. Il secondo premio è andato a una famiglia seduta per un pic nic e l'immortala in un momento di riposo dopo il pranzo all’interno di un vecchio Caravanserraglio dismesso a Miandasht.
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