Ad una settimana dagli annunciati referendum per l'indipendenza nel russofono sud-est ucraino, l'esercito di Kiev rafforza la sua offensiva nella regione di Donetsk, tagliando le vie di comunicazione e irrobustendo l'assedio a Sloviansk, roccaforte dei separatisti filorussi, ed attaccando altre due città: Konstiantinivka (Konstantinovka in russo), a qualche decina di chilometri, e Mariuopol, sul mare d'Azov. Poco dopo l'avvio del nuovo blitz, il ministro degli Interni ucraino Arseni Avakov ha riferito di diversi soldati feriti, anche se per ora non ci sono bilanci su eventuali vittime.
Ma oggi i riflettori restano puntati a sud, su Odessa, dove la tragedia dell'incendio nel quale sono morti oltre 40 filorussi, dopo gli scontri dell'altro ieri con i filo governativi, continua ad essere terreno di tensione e accuse tra Mosca e Kiev e dentro la storica città sul Mar Nero. Nel secondo giorno di lutto nazionale, una folla di oltre mille separatisti si è radunata davanti alla sede della polizia reclamando il rilascio dei 160 arrestati per i tafferugli, in gran parte filo Mosca.
La protesta si è presto trasformata in un assalto, con lanci di pietre contro le finestre e il portone d'ingresso divelto, mentre i poliziotti si barricavano all'interno, preferendo alla fine liberare una settantina di arrestati.
La polizia di Odessa ha rilasciato 67 dei circa 160 arrestati, in gran parte filorussi, per gli scontri dell'altro ieri in città dopo che centinaia di separatisti hanno lanciato un assalto proprio alla sede della polizia. Gli incidenti dell'altro ieri hanno causato oltre 40 morti, in particolare tra gli anti Maidan.
In una telefonata tra la cancelliera Merkel e il presidente Putin si e' parlato della visita a Mosca mercoledi' prossimo de lpresidente dell'Osce Didier Burkhalter, che, come ha fattosapere Berlino, dovra' esaminare la possibilita' di organizzare'tavole rotonde' per facilitare il dialogo nazionale prima delleelezioni presidenziali del 25 maggio. E parallelamente ilministro degli esteri Frank-Walter Steinmeier ha parlato con icolleghi Ue Catherine Ashton, Usa John Kerry e russo SerghieiLavrov di una nuova conferenza di Ginevra.