In una Madrid blindata è conto alla rovescia in Spagna per il d-day dell'investitura di Felipe VI a re, dopo il via libera definitivo dato nel pomeriggio di martedì dal Senato alla legge che rende effettiva l'abdicazione di Juan Carlos I. Una pura formalità l'ultimo passaggio, con il 90% dei voti a favore - dopo l'85% dei voti registrato mercoledì al Congresso - al punto che né il premier Mariano Rajoy, né altri ministri del governo dei popolari si sono presentati in aula, suscitando le critiche degli altri partiti per "il disprezzo" mostrato alla Camera alta. Rajoy ha dato per buoni gli argomenti sostenuti mercoledì nel Congresso dei deputati, con l'appoggio del leader del Psoe all'opposizione, Alfredo Perez Rubalcaba. "Ciò che la nazione si aspetta da noi è che compiamo il nostro dovere con senso di responsabilità e altezza di vedute", aveva rimarcato, nel ricordare che non era in discussione la forma di Stato fra monarchia e repubblica. E il premier ha di nuovo sottolineato "la trasparenza e la normalità democratica" della successione monarchica.
Oggi diserteranno l'atto solenne di proclamazione di Felipe VI in Parlamento i 25 deputati della Izquierda Plural, Erc, Bng, Geroa Bai, Compromis e Amaiur. Per re Juan Carlos, che come ultimo atto da capo di Stato ha controfirmato ieri la legge di abdicazione - effettiva dalla mezzanotte. La giornata di ieri è stata segnata da un pranzo di commiato al palazzo della Zarzuela, offerto con la regina Sofia alle massime cariche dello Stato. I due ormai ex sovrani, che manterranno il rango di re e regina, saranno assenti all'investitura di Felipe VI e al successivo ricevimento con duemila invitati al Palazzo Reale, dove si affacceranno solo dal balcone accanto ai nuovi monarchi, per un fugace saluto ai sudditi. Juan Carlos, a 76 anni, 39 dopo il giuramento davanti alle Cortes franchiste, sarà pensionato come capo dello Stato, ma non delle forze armate: giovedì passerà al re Felipe VI la fascia di capitano generale dei tre eserciti, però manterrà lo stesso grado, da riservista.e senza immunità,presunto figlio vuole approfittarne
re senza immunità,presunto figlio vuole approfittarne
Un presunto figlio illegittimo di re Juan Carlos, Albert Sola Jimenez, 56 anni, vuole approfittare del vuoto di immunità seguito all'abdicazione per avviare la causa giudiziaria per il riconoscimento della paternità. Come primogenito, potrebbe rivendicare la corona se non sarà battuto sul tempo, venerdì, quando PP e Psoe presenteranno al Congresso un emendamento al progetto di legge sulla razionalizzazione del settore pubblico. In questo modo, verrebbe ripristinata l'immunità di cui Juan Carlos ha goduto dal 1975 a oggi.