Un conducente di spazzaneve in servizio da 10 anni che perde l'orientamento, una giovane stagista tra i controllori di volo: sono alcune delle circostanze emerse nelle indagini sulla morte dell'amministratore delegato di Total, Christophe de Margerie, deceduto l'altra notte insieme ai tre membri d'equipaggio del suo Falcon in una collisione con uno spazzaneve durante il decollo all'aeroporto moscovita di Vnukovo.
Mentre l'inchiesta procede anche con l'esame delle scatole nere, il cda del colosso energetico francese ha nominato alla propria guida un tandem: Patrick Pouyanné, 51 anni, attuale direttore generale del settore raffineria-chimica della società, sarà il nuovo direttore generale e, dalla fine del 2015, presidente, ruolo che nel frattempo sarà affidato a Thierry Desmarest (68), ex patron della compagnia dal 1995 al 2010 ed attuale presidente onorario.
I fari degli investigatori restano puntati su Vladimir Martinenko, 60 anni, il guidatore dello spazzaneve contro cui ha urtato il jet. "Ho perso l'orientamento e non mi sono reso conto che ero entrato sulla pista di decollo. Non l'ho praticamente visto e non l'ho sentito perchè il mio mezzo era in funzione e faceva rumore, e non c'erano fanali" sulla pista, ha sostenuto in un interrogatorio di cui è trapelata qualche immagine sulla tv statale. Gli investigatori continuano a sostenere che Martinenko era "sotto l'effetto dell'alcol" al momento dell'incidente: nel suo sangue sarebbe stata trovata una percentuale dello 0,6 per mille, equivalente a circa 100 grammi di alcolico forte. Ma il suo avvocato, Aleksandr Karabanov, smentisce questa versione assicurando che il suo assistito "non beve assolutamente alcolici perché soffre di una malattia cardiaca cronica". E ha suggerito un nuovo scenario, tirando in ballo i controllori di volo: "Martinenko ha perso di vista la colonna degli altri spazzaneve, era uscito dal suo veicolo per vedere dove aveva urtato un ostacolo, prendendo un ritardo di 30-40 secondi. Il controllore di volo non ha visto che restava ancora un mezzo in pista".
Nella torre di controllo, secondo i media russi, c'era una giovane stagista appena uscita dalla scuola superiore dell'aviazione di Ulianovsk, sul Volga. Ma operava sempre sotto la supervisione di un controllore di volo esperto, Aleksandr Kruglov, conosciuto per aver evitato l'incidente di un aereo nel 2007 a Vnukovo. L'inchiesta, alla quale partecipano anche specialisti francesi, non esclude tra le cause un errore del pilota e la situazione meteo, ma la tragedia assume sempre più i contorni di una "negligenza criminale" a più livelli, peraltro nello scalo dove uno dei terminal è riservato ai voli presidenziali e governativi. Qualche risposta in più la daranno, tra 2-3 giorni, le scatole nere. Con la morte di de Margerie, che dovrebbe essere sepolto a Saint-Pair-sur-mer con una cerimonia ristretta dopo una ufficiale, la Russia, come ha ricordato Putin, perde "un vero amico", che si era speso apertamente contro le sanzioni occidentali.
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