Ha destato scalpore, soprattutto
sui social network, la puntata del programma tv "El Mestakhabi"
("nascosto") sulla retata anti gay della polizia dei giorni
scorsi in un hammam del Cairo, dove sono state arrestate 33
persone con l'accusa di "dissolutezza". Sotto accusa la
giornalista Mona Iraqi che ha accompagnato la polizia nel blitz
e che si è fatta fotografare mentre con il suo smartphone
filmava gli arrestati che venivano trascinati fuori seminudi.
L'emittente Al Qahira wal Nas ha pubblicato un comunicato per
spiegare che la trasmissione andata in onda ieri sera voleva
"fare luce sulle categorie più esposte all'Aids" e che la
giornalista ha lavorato "nel massimo rispetto delle regole
internazionali professionali, umane e scientifiche".
La maggior parte dei commenti su Fb accusano Iraqi di
"sciacallaggio" e di aver "rovinato la vita a delle persone solo
per uno scoop". Non mancano gli utenti a favore del programma,
perché, spiegano, "Dio è contro l'omosessualità".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA