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Gay: retata in Egitto trasmessa in tv, accuse sciacallaggio

Gay: retata in Egitto trasmessa in tv, accuse sciacallaggio

Emittente si difende, "giornalista professionale"

IL CAIRO, 09 dicembre 2014, 15:45

Redazione ANSA

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Ha destato scalpore, soprattutto sui social network, la puntata del programma tv "El Mestakhabi" ("nascosto") sulla retata anti gay della polizia dei giorni scorsi in un hammam del Cairo, dove sono state arrestate 33 persone con l'accusa di "dissolutezza". Sotto accusa la giornalista Mona Iraqi che ha accompagnato la polizia nel blitz e che si è fatta fotografare mentre con il suo smartphone filmava gli arrestati che venivano trascinati fuori seminudi.
    L'emittente Al Qahira wal Nas ha pubblicato un comunicato per spiegare che la trasmissione andata in onda ieri sera voleva "fare luce sulle categorie più esposte all'Aids" e che la giornalista ha lavorato "nel massimo rispetto delle regole internazionali professionali, umane e scientifiche".
    La maggior parte dei commenti su Fb accusano Iraqi di "sciacallaggio" e di aver "rovinato la vita a delle persone solo per uno scoop". Non mancano gli utenti a favore del programma, perché, spiegano, "Dio è contro l'omosessualità".
   

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