In America la chiamano confidenzialmente "Old sparky" - in italiano sarebbe "La vecchia che fa scintille" - eppure e' stata il metodo preferito per le esecuzioni della pena capitale sino agli anni Ottanta, lo strumento che nel 1927 'giustizo'' negli Usa gli italiani, Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti: ora, la sedia elettrica marca un macabro anniversario, il 125/esimo dalla prima condanna a morte eseguita a colpi di scariche di corrente. Il 6 agosto del 1890, nella prigione di Auburn, nello stato di New York - trent'anni prima che la stessa cittadina di Auburn fosse fondata - William Kemmler fu legato alla sedia, coperto di elettrodi collegati ad un generatore e messo a morte. Condannato per l'omicidio della sua fidanzata Matilda Ziegler, Kemmler impiego' oltre otto minuti a morire. Dopo una perdita di corrente, e la richiesta del medico presente al boia di "fare presto" a riattivare le scariche. L'autopsia sul cadavere rivelo' poi che gli elettrodi sulla schiena avevano bruciato persino la colonna vertebrale. Dalla testa del condannato fu visto uscire dal fumo. Ma l'uomo che per primo suggeri' alla commissione dello stato di New York incaricata di trovare un metodo per le esecuzioni "piu' umano della forca", il dentista Albert Southwick, esalto' il nuovo metodo di esecuzione affermando: "Viviamo in una civilta' piu' evoluta da oggi in poi".
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