Sette proiettili in corpo per fermare il killer dell'Oregon: il coraggio di un giovane veterano dell'esercito, che nel giorno del compleanno del figlioletto ha rischiato la vita per salvare gli studenti dell'Umpqua Community College, in Oregon, gli e' valso immediatamente l'appellativo di 'padre eroe'.
Chris Mintz, 30 anni, ha cercato di fermare la strage proteggendo alcuni dei ragazzi ed e' stato colpito da una raffica di proiettili sparati da Chris Harper Mercer, l'assassino. I medici lo hanno sottoposto ad un lungo intervento chirurgico e hanno detto ai media statunitensi che nonostante le gravi ferite, sopravvivera'.
Secondo quanto raccontato dai parenti, Chris "si e' comportato da vero eroe per salvare la vita ad alcuni studenti". La zia dell'uomo, Wanda Mintz, ha detto che per cercare di bloccare il killer il nipote si e' lanciato all'interno di una delle classi. Mercer e' entrato dopo di lui e gli ha sparato tre volte. Il veterano gli ha gridato: "Oggi e' il compleanno di mio figlio", ma il killer non ha avuto pieta', e ha fatto esplodere altri proiettili contro di lui. Mintz e' stato colpito alla schiena, allo stomaco, alle mani, e ha due gambe rotte, ma i medici si sono detti ottimisti con la famiglia: "I suoi organi vitali sono a posto", hanno affermato, secondo quanto rivelato da una cugina ai media locali. "Dovra' imparare a camminare di nuovo - ha aggiunto la donna, Ariana Earnhardt - Ma continuera' a vivere".
Secondo quanto ha raccontato un altro cugino, Mintz e' originario di Randleman, in North Carolina, e si è trasferito in Oregon dopo aver lasciato l'esercito: pratica arti marziali e sta studiando per diventare un personal trainer.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA