Padre italiano imprenditore e miliardario, studi in ottime scuole, il 'jet set' di Buenos Aires, gli alti e bassi nelle imprese di famiglia, la politica.
A 56 anni, Maurico Macri aggiunge anche la Casa Rosada alla sua carriera, secondo i primi dati ufficiali del ballottaggio oggi in Argentina.
Laurea in ingegneria alla Università Cattolica della capitale, e sempre sulla base di quei dati, Macri è quindi riuscito a battere il rivale Daniel Scioli, mandando a casa, almeno per quattro anni, il peronismo. Un'impresa non facile nel paese di Peron ed Evita.
Nato a Tandil, nel cuore della fertile pampa di Buenos Aires, Macri ha due divorzi alle spalle. E' padre di quattro figli, tra i quali Antonia, avuta quattro anni fa da Julieta Awada, anch'essa di ottima famiglia. I due si sono conosciuti al 'Barrio Parque', il più esclusivo quartiere della capitale.
Nell'agosto del 1991 Macri venne preso per strada, infilato in una bara dentro un furgone e rapito. I sequestratori lo tennero nascosto in un appartamento per dodici giorni, fino al pagamento di un riscatto (6 milioni di dollari). Ogni tanto 'Mauri' - molti a Buenos Aires lo chiamano così - parla del rapimento, raccontando tra l'altro che veniva alimentato da un tubo.
Qualche anno dopo diventa presidente del Boca Juniors, dove rimane per 12 anni vincendo con la squadra 17 titoli. Un trampolino di lancio perfetto per la politica: fonda un partito di destra (Proposta Repubblicana, Pro) e nel 2007 diventa sindaco di Buenos Aires, rinnovando poi il mandato per altri quattro anni.
Incomincia a puntare in modo esplicito alla presidenza.
Qualche mese fa guida la nascita della coalizione di 'Cambiemos', con il 'suo' Pro a fare da fulcro: l'alleanza è azzeccata e l'ex ragazzo di buona famiglia del 'Barrio Parque' si lancia nella scalata alla Casa Rosada.
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