Le scuole di Pechino hanno sospeso oggi tutte le attività all'aperto per proteggere gli alunni dall'inquinamento dell'aria che per il quinto giorno consecutivo ha toccato livelli record. La capitale è avvolta da uno smog che riduce la visibilità a poche decine di metri. Il livello delle particelle inquinanti PM2,5 ha raggiunto oggi le 600 per metro cubo, vale a dire 24 volte superiore a quello considerato tollerabile dall' Organizzazione mondiale della sanità' (Oms). Molti abitanti della capitale indossano maschere protettive di vario tipo, sulla cui efficacia i medici hanno espresso forti riserve. "Il governo dovrebbe fare qualcosa", ha dichiarato Yin Lina, una giovane donna che ha accompagnato a scuola la figlia di cinque anni, "ma se la situazione non migliora dobbiamo considerare la possibilità di emigrare".
Da domenica scorsa, quando è stato dichiarato l'allarme arancione, il penultimo livello primo di quello rosso, le fabbriche sono chiuse o hanno ridotto la produzione e i mezzi pesanti non possono circolare. Il picco dell'inquinamento atmosferico, che oltre a Pechino interessa una vasta fascia della Cina nordorientale, si verifica proprio mentre il presidente Xi Jinping si trova a Parigi per la Conferenza dell'Onu sui cambiamenti climatici. La Cina è, insieme agli Stati Uniti, il Paese più inquinatore del mondo: i due giganti sono infatti responsabili per il 45% dell' inquinamento globale.
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