La polizia turca ha arrestato due persone ad Ankara sospettate di aver pianificato un attacco suicida a Capodanno. Lo riferisce Sky News spiegando che secondo un funzionario i presunti kamikaze erano legati all'Isis. I due sospetti arrestati, entrambi turchi, sono stati fermati - spiega l'agenzia Anadolu - in un raid in un'abitazione nella capitale turca.
L'agenzia, citando un funzionario dell'ufficio del capo del pubblico ministero, spiega che nell'operazione la polizia ha sequestrato cinture esplosive. I potenziali kamikaze - secondo le stesse fonti - pianificavano attacchi in due diversi posti ad Ankara durante i festeggiamenti per il Capodanno.
Obiettivi bar e centro commerciale - Far esplodere due bombe, una vicina ad un bar e l'altra in un centro commerciale nel quartiere di Kizilay: questi gli obiettivi degli attacchi che stavano preparando per Capodanno a Ankara i due presunti kamikaze arrestati oggi. Lo riferisce l'Anadolu, citando fonti della polizia. "Sono stati catturati prima di avere l'opportunità di agire", ha detto l'ufficio del procuratore. Il canale di notizie NTV privato, citando fonti della sicurezza, ha precisato che i due "spesso" facevano la spola tra la Turchia e la Siria e che i funzionari della sicurezza hanno monitorato i loro movimenti durante l'ultimo mese.
Ieri in Belgio è stato svantato un attacco terroristico a Bruxelles grazie all'arresto di due sospetti jihadisti pronti a colpire durante le feste.
Resta alto l'allarme dopo gli attentati di Parigi (LEGGI IL MAGAZINE) mentre emergono particolari sui fatti del 13 novembre. Gli attentati sono stati coordinati a distanza da una persona rimasta in Belgio, che l'indagine degli inquirenti francesi non è riuscita a identificare. Lo rivela Le Monde, citando uno dei circa seimila verbali della procura antiterrorismo, in cui si parla di un "triplo coordinamento" gestito a distanza. Prima di lanciare l'attacco al Bataclan, i kamikaze hanno inviato un sms a un numero di cellulare belga, una linea attivata la sera prima e mai più utilizzata dopo la notte degli attentati. Anche Abdelhamid Abaaoud, che era alla guida della Seat nera da cui sono partiti i colpi contro diversi bar e ristoranti, ed è considerato l'organizzatore degli attacchi, per tutta la serata del 13 novembre è stato in costante contatto con un altro numero di cellulare belga, che secondo le verifiche degli inquirenti si trovava nello stesso posto di quello che ha ricevuto il primo sms. Anche questo secondo numero ha cessato ogni attività dopo gli attentati.
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