Ali al Nimr, il giovane sciita condannato a morte in Arabia Saudita per il quale la comunità internazionale si è mobilitata negli ultimi mesi, non compare nella lista dei 47 giustiziati oggi, tra i quali suo zio, lo Sheikh Nimr al Nimr. Quest'ultimo è uno dei quattro sciiti della lista. Gli altri 43 sono sunniti. Secondo Amnesty International, Ali al Nimr è stato arrestato nel febbraio del 2012, quando aveva 17 anni, ed è stato condannato a morte per rapina a mano armata e per aver attaccato le forze di sicurezza.
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