/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Brexit, Gina Miller, la donna che ha sfidato Theresa May

Brexit, Gina Miller, la donna che ha sfidato Theresa May

L'attivista esulta: "Parlamento è sovrano". E denuncia minacce

24 gennaio 2017, 11:55

Redazione ANSA

ANSACheck

Gina Miller © ANSA/EPA

Gina Miller © ANSA/EPA
Gina Miller © ANSA/EPA

"Solo il Parlamento è sovrano": così Gina Miller, la donna d'affari e attivista che aveva sfidato sul piano legale il governo di Theresa May, ha esultato per il verdetto della Corte Suprema che ha dato ragione a lei e torto all'esecutivo sulla necessità di un voto preliminare delle Camere britanniche per l'avvio dei negoziati sulla Brexit.

Questo verdetto darà "una base legale alla notifica dell'articolo 50 del Trattato di Lisbona", ha insistito Miller, ribadendo di non aver voluto sabotare il risultato pro Brexit del referendum di giugno, ma solo imporre lo scrutinio del Parlamento sulla procedura di uscita. La businesswoman ha quindi ricordato che "la Gran Bretagna è un Paese libero" e si è detta "scioccata del livello di abusi personali" e minacce subite negli ultimi mesi "solo per aver posto una questione legittima" dinanzi ai giudici. Ha infine auspicato che in futuro le testimonianze di condanna di questi abusi siano più unanimi e tempestive. 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza