Il Trattato di Lisbona prevede che il negoziato per l'uscita di un Paese dalla Ue duri due anni. E il conto alla rovescia scatterà con l'invio da parte del governo britannico al presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, della lettera con la notifica dell'attivazione dell'art.50. Il 29 marzo 2019, ad un paio di mesi dalle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo e l'avvio della prossima legislatura con la nomina della nuova Commissione, è previsto che il Paese che ha chiesto l'uscita perda in ogni caso lo status di stato membro. Perché sia prorogato il periodo negoziale è necessaria l'unanimità fra gli altri 27 Paesi, ma potrebbe essere concordato un periodo transitorio in attesa di un nuovo accordo per gli scambi commerciali.
Ecco i passaggi temporali del negoziato (che scatterà nove mesi dopo il 23 giugno 2016, data del referendum sulla Brexit) e per il quale il portavoce della Commissione ha ribadito che le istituzioni Ue sono "pronte".
- Entro 31/3/2017: secondo quanto preannunciato da Tusk, entro 48 ore dal ricevimento della lettera di Downing Street, ai 27 governi Ue verrà inviata la bozza delle cosiddette 'linee guida', essenzialmente i principi generali del negoziato e le condizioni in vista del vertice straordinario che le definirà. In particolare verrà chiarito se la Ue accetterà (ma finora è stata negata la disponibilità) di aprire in parallelo la trattativa per la relazione futura col Regno Unito.
- 29 aprile 2017: Consiglio straordinario a 27 per la definizione delle 'linee guida'.
- maggio 2017: Commissione pubblica la raccomandazione per il caponegoziatore Michel Barnier. Il Consiglio Affari Generali le dovrà approvare a maggioranza qualificata.
- tra maggio e giugno 2017: avvio dei negoziati tecnici ufficiali, in questa fase sarà discusso anche l'ammontare del 'debito residuo' che la Gran Bretagna dovrà pagare per rispettare gli impegni presi verso il bilancio europeo fino alla conclusione del 'Quadro finanziario multiannuale' 2014-2020.
- autunno 2017: governo Londra presenta la legge (Great Repeal Bill) che annullerà l'atto del 1972 (European Communities Act) che sanciva l'incorporazione della legislazione europea in quella britannica.
- entro ottobre 2018: Barnier ha previsto la conclusione del negoziato, per permettere le procedure di ratifica.
- entro 29 marzo 2019: Parlamento britannico approva l'accordo ed il Great Repeal Bill. Il Consiglio Ue a 27 approva a maggioranza qualificata. Il Parlamento europeo deve dare il consenso.
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