E' entrata in vigore in Ungheria,
in contrasto con le norme internazionali, la detenzione
preventiva per i richiedenti asilo. La misura, fortemente
criticata da agenzie dell'Onu e attivisti per i diritti umani,
e' stata accolta con un'esortazione del Commissario Ue per la
migrazione Dimitri Avramopoulos - oggi in visita a Budapest -
affinche' l'Ungheria rispetti le regole dell'Unione nella
gestione dei richiedenti asilo.
Da oggi i richiedenti asilo non potranno più muoversi
liberamente nel Paese dopo aver presentato la domanda, ma
dovranno aspettare la fine del procedimento nei campi di
container allestiti vicino al confine sud, a Roszke, sotto la
sorveglianza della polizia.
Avramopoulos, che ha incontrato i ministri dell'Interno
Sandor Pinter e quello della Giustizia Laszlo Trocsanyi, ha
detto che esperti esamineranno la misura per assicurarsi che "le
regole dell'Ue vegano rispettate".
"L'immigrazione e la sicurezza oggi rappresentano una sfida
non solo europea ma globale, richiedono una soluzione
complessiva e unitaria, nessun Paese può risolverle da solo", ha
aggiunto il Commissario. "L'Ungheria fa parte di questo
trattamento complessivo del problema", ha sottolineato.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA