"L'amicizia tra Russia e Italia è un'amicizia solida" e nonostante le tante difficoltà nelle relazioni internazionali "è rimasta molto forte" e si può lavorare ancora per rafforzarla. Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella parlando a Mosca nei locali dell'ambasciata italiana poco prima di incontrare al Cremlino il presidente Vladimir Putin.
Nessun intoppo questa volta al Cremlino. Vladimir Putin, che nella sua lunga carriera da statista ha collezionato spettacolari ritardi nei suoi incontri con i leader di mezzo mondo, con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha spaccato il minuto. Niente a che vedere con le 4 ore e 15 minuti di 'anticamera' inflitta ad Angela Merkel nel 2014 a Milano, al forum Asia-Europa (ad oggi il record), o le 4 ore secche propinate al presidente ucraino Viktor Yanukovich a Yalta nel 2012. Nemmeno Barack Obama è scampato al 'trattamento Putin' e al G20 del 2012, in Messico, ha dovuto aspettare il presidente russo per 40 minuti. Persino papa Francesco, nel 2013, ha atteso in Vaticano l'arrivo di Putin per 50 minuti. Meglio è andata a sua maestà Elisabetta II, che nel 2003 ha aspettato 'solo' 14 minuti. I ritardi, va detto, si palesano quasi sempre mentre il presidente russo è in trasferta. Questo però non significa che non si manifestino anche quando lo 'zar' fa gli onori di casa. Come sa bene l'ex segretario di Stato Usa John Kerry che nel 2012, a Mosca, lo attese per 3 ore.
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