Karim Cheurfi, 39 anni, nato a Parigi, già schedato dalla polizia, radicalizzato, con pesanti precedenti. E' l'identikit dell'attentatore degli Champs-Elysées che ha ucciso un poliziotto e ha ferito altre due persone.
L'uomo già 15 anni fa era stato condannato per tentato omicidio di un agente, quindi per aver assalito una guardia in carcere. Era nato nella periferia di Parigi.
Elementi della sua radicalizzazione, secondo Le Parisien, tra cui un libretto salafita, sono stati ritrovati dagli inquirenti in casa di sua madre a Chelles. Nella sua Audi 80, la polizia ha ritrovato appunti scritti a mano con l'indirizzo della Dgsi, i servizi di informazione, del commissariato di Lagny, nella banlieue vicina a dove abitava l'uomo, e di tre armerie. Nella stessa auto, riferiscono i media, insieme ad un fucile a pompa e ad alcuni coltelli, c'erano un Corano e fogli scritti inneggianti all'Isis.
L'ultima volta, Karim era stato arrestato lo scorso 23 febbraio per avere minacciato la polizia ed era poi stato rilasciato per mancanza di prove. Il fermo era dovuto al fatto che gli agenti si resero conto che l'uomo non aveva rispettato i domiciliari e l'obbligo di cure psichiatriche, decisi dal tribunale in relazione al suo precedente arresto. Il giudice responsabile dell'applicazione delle pene non ritenne però che ci fossero motivi sufficienti perché Cheurfi tornasse in carcere.
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