La sua sembrava l'unica storia a lieto fine della strage sulla Rambla. Disperso, poi ritrovato vivo in ospedale dopo tre giorni. Ma oggi la speranza si è spenta. Julian Cadman, il bimbo australiano di 7 anni che si trovava giovedì a Barcellona insieme alla madre, è morto nell'attacco jihadista. Ieri i media spagnoli avevano riferito che il piccolo era stato ritrovato vivo in ospedale anche se le sue condizioni di salute non erano state rivelate, facendo pensare che era tra le oltre 100 persone rimaste ferite nell'attentato. 24 ore dopo, l'epilogo peggiore. Le autorità spagnole hanno annunciato che il bimbo è tra le 13 vittime dell'attentato folle. Poi il messaggio della famiglia: "Siamo stati benedetti per averlo avuto con noi.
Ci ricorderemo per sempre il suo sorriso. I nostri pensieri e le nostre preghiere vanno alle famiglie delle altre vittime". A dare l'allarme sulla sua scomparsa erano stati i familiari che hanno inondato i social network con la foto sorridente del piccolo Julian. L'ultima, che lo ritrae con una camicetta bianca, un paio di occhiali da sole e un sorrisetto sbarazzino, è stata scattata poco prima dell'attacco. "Questo bimbo è scomparso dopo l'attentato, ritwittate la foto per ritrovare il nostro piccolo angelo", è stato l'appello circolato in questi giorni su internet. Julian, nato nel Kent, si trovava a Barcellona insieme alla madre, Jumarie, di origine filippina, ma residente da tre anni in Australia, per partecipare ad un matrimonio. Quel maledetto giovedì stavano passeggiando sulla Rambla quando il furgone è piombato sui passanti colpendo anche loro. Madre e figlio sono stati separati dal violento urto: la donna ha riportato ferite gravissime ed è in coma in ospedale. Del bimbo, per giorni, nessuna traccia.
Dopo l'appello del nonno e degli altri familiari, un invito accorato per il suo ritrovamento era stato lanciato anche dal premier australiano, Malcolm Turnbull. Appreso dell'attentato alla radio e della scomparsa del figlio, il padre, Andrew Cadman, è volato da Sydney a Barcellona dove è giunto solo ieri mattina. E' stato prima accompagnato alla Ciutat de la Justicia, dove le vittime dell'attentato vengono identificate dagli esperti della Scientifica dopo l'esame del Dna. Poi in ospedale per ricongiungersi alla moglie, tuttora ignara della morte del figlio.
Con Julian sono due i bambini uccisi a Barcellona. Il primo a essere identificato è stato Javi Martínez, di appena tre anni, spagnolo. Il bambino era insieme alla mamma e allo zio di quest'ultima - entrambi morti - quando il furgone guidato dal terrorista ha fatto la strage sulla più famosa arteria della capitale catalana. Lo zio della donna, Francisco Lopez Rodriguez, aveva invece 56 anni ed era insieme a sua moglie, che si è salvata ma è ricoverata in ospedale in gravi condizioni.
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