"Il caso Skripal è una messa in scena. La Russia non avrebbe avuto nessun tornaconto ad ammazzarlo, anzi: se fosse stato davvero pericoloso, non lo avrebbero liberato per poi tentare di ammazzarlo. Col nervino si muore in pochi minuti mentre lui invece è ancora vivo". Così lo scrittore e attivista politico Eduard Limonov in un'intervista all'ANSA. "Theresa May in tutto questo segue Trump, porta il linguaggio della strada nelle relazioni internazionali, esprimendosi come una casalinga in piazza", dice.
La Russia, argomenta Limonov, era stata "depennata" nel 1991 dalla lista degli avversarsi ed è questo ostinato ritorno dalla 'tomba' a creare "frustrazione" in Occidente. "Basta vedere la caccia alle streghe in corso oggi negli Usa, il modo in cui la Russia viene vista in Occidente, in modo ripugnante. E' davvero senza precedenti. Anche perché un tempo esisteva la diplomazia, oggi non più".
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