Un bambino è morto durante il tentativo di sbarco di un gruppo di migranti a Mitilini (isola di Lesbo, Grecia). Secondo il sito Cnn.gr, il barcone - partito dalla vicina costa turca - si è ribaltato quando è stato avvicinato da un'unità della Guardia costiera greca. Secondo quest'ultima, 46 persone sono state salvate. Il cadavere del bambino è stato rinvenuto poco dopo. Nella notte 5 barche sono giunte sull'isola, due sono arrivate a Chios e altre due a Samos.
Insulti e botte contro giornalisti e fotoreporter, urla contro personale dell'Unhcr, sassi contro un pullman della polizia (un agente è rimasto ferito): gruppi di abitanti di Lesbo hanno adottato comportamenti violenti contro gli sbarchi. Alcune decine di persone hanno impedito lo sbarco di un gommone nella località di Thermi, dopo che questo - su cui viaggiavano una cinquantina di migranti, tra cui diversi bambini - era già da diverse ore in mare. Questo gruppo ha anche aggredito verbalmente il personale Onu che tentava di assistere i migranti. In un altro incidente, un centro per l'accoglienza dei migranti in disuso è stato dato alle fiamme. Le immagini del pestaggio dei giornalisti su una banchina del porto sono diventate virali sui social network.
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