LONDRA - La stretta annunciata ieri da Boris Johnson anche in Gran Bretagna nella lotta al coronavirus si trasforma da raccomandazioni in realtà. Le indicazioni - per ora verbali - date dal premier alla popolazione si stanno traducendo in chiusure a raffica di luoghi di ritrovo: teatri, musei e tutti cinema di mega catene come Cineworld o Picturehous.
Semivuoti anche molti pub e ristoranti, fra i cui esercenti c'è chi lamenta la mancanza di un ordine formale di chiusura del governo come un ostacolo alla possibilità di chiedere rimborsi alle assicurazioni. Scuole e università restano per ora aperte, ma in parte hanno iniziato a chiudere da giorni o a passare alle lezioni via internet. Organizzazioni di insegnanti fanno da parte loro pressione sul governo per una decisione generale di chiusura che equipari tutti gli istituti.
Nuovi provvedimenti sono del resto attesi dal premier nella conferenza stampa. Sale l'ipotesi di un blocco degli aeroporti del Regno, sebbene fra "alcune settimane".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA