Dopo quattro anni e mezzo di onorato "servizio diplomatico", Palmerston, il gatto del Foreign Office, va in pensione. A dare l'annuncio è lo stesso ministero degli Esteri britannico, con tanto di comunicato ufficiale, a riprova di quanta considerazione abbia l'animale nei cortili del potere. Viene definito 'Chief Mouser', una sorta di "acchiappatopi in capo", e come si fa per i funzionari di lunga carriera è stato ricordato il suo contributo all'attività svolta nella sede di King Charles Street. Nel suo caso, contro i roditori.
"Ci mancherà molto e gli auguriamo tutto il meglio per la sua pensione", ha dichiarato Sir Simon McDonald, il segretario generale del Foreign Office. Ha ricordato anche le gesta mediatiche del micio bianco e nero: il suo profilo ufficiale su Twitter conta ben 105 mila 'follower' e per lui è stata perfino creata una voce su Wikipedia. La carriera di Palmerston non è stata però tutta rose e fiori: ci sono stati anche momenti di forte tensione (e graffi) coi suoi 'colleghi'.
E' nota la sua rivalità col gatto Larry, l'omologo cacciatore di topi che però occupa il posto più in alto nella scala gerarchica dei mici 'ministeriali', essendo la mascotte felina del n.10 di Downing Street, quindi del primo ministro: un 'veterano' entrato in servizio nel 2011 e tuttora noto per il suo temperamento violento. Palmerston ha dovuto più volte affrontarlo e il fatto aveva preoccupato così tanto i palazzi del potere che era stato chiamato un esperto in comportamento animale per risolvere la situazione. Per il gatto del Foreign Office questi problemi sono finiti: si è trasferito, già durante il periodo di lockdown, nella casa di campagna di un funzionario del ministero e lì dovrebbe rimanere per il resto della sua meritata pensione.
Era entrato in servizio nel 2016, arrivando dal gattile londinese di Battersea, la stessa provenienza del rivale Larry.
Il nome Palmerston deriva da Lord Palmerston, ex primo ministro e capo del Foreign Office, protagonista indiscusso della politica estera del Regno Unito nel periodo 1830-1865. Un nome più che prestigioso per un gatto che si è fatto valere.
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