Per le 12/ma settimana consecutiva, migliaia di israeliani si sono radunati la scorsa notte a Gerusalemme presso la residenza del premier Benyamin Netanyahu invocando le sue dimissioni. La polizia ha reso noto che la manifestazione si è svolta in maniera regolare e che solo mentre volgeva al termine è stato necessario compiere alcuni fermi.
In parallelo picchetti di protesta contro Netanyahu sono stati organizzati - come nelle settimane passate - in decine di incroci stradali e presso la sua residenza privata di Cesarea.
Alle proteste originarie - dovute alla sua incriminazione per corruzione, frode e abuso di potere - ieri si sono aggiunte anche quelle di piccoli imprenditori che rischiano perdite economiche gravi se oggi il governo confermasse un lockdown totale, nel tentativo di bloccare la pandemia di coronavirus.
Oggi nuove manifestazioni di protesta sono previste anche all'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv da dove Netanyahu decollerà per recarsi negli Usa dove firmerà accordi di pace con gli Emirati Arabi Uniti e col Bahrein.(ANSAmed).
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