Accordo dinanzi alla giustizia
britannica, e querela ritirata, in una delle azioni legali
intentate da Meghan Markle contro la stampa popolare più
intrusiva d'Oltremanica. Lo hanno annunciato oggi i suoi
avvocati difensori a conclusione di un'udienza di fronte
all'Alta Corte di Londra, dove era in corso il processo contro
l'agenzia fotografica Splash News and Picture, attiva nel Regno
Unito come negli Usa, accusata di aver pubblicato una foto
rubata della duchessa di Sussex e del figlioletto Archie,
all'interno di una proprietà privata in Canada, scattata poco
dopo la decisione dell'ex attrice americana di rinunciare con il
consorte Harry allo status di membri senior della famiglia reale
britannica e di trasferirsi dl di là dell'Oceano alla ricerca di
maggiore privacy e autonomia finanziaria.
I dettagli della transazione non sono stati resi noti in
toto. Una legale della parte lesa, Jenny Afia, ha tuttavia
precisato che l'agenzia in questione si è impegnata a non
perseguitare più con i propri paparazzi i Sussex e a non
fotografare in avvenire i duchi, né Archie, né altri figli che
dovessero venire.
Meghan e Harry - il quale ultimo ha un conto aperto con i
fotografi e con la stampa popolare britannica fin da bambino,
quando visse lo shock della morte di sua madre, la principessa
Diana, inseguita dai paparazzi a Parigi - restano intanto
impegnati in altre cause: in particolare contro il gruppo
editoriale che pubblica il Mail, denunciato per aver pubblicato
e tagliato ad arte una lettera privata scritta dalla stessa
duchessa al padre all'epoca del matrimonio con il secondogenito
del principe Carlo e di Lady D. I Sussex si sono nel frattempo
trasferiti in California, dove di recente hanno firmato
contratti milionari con Netflix e Spotify per produrre
trasmissioni televisive e podcast e finanziare iniziative
sociali.
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