I due vaccini contro il Covid-19, al momento, "sono efficaci contro le mutazioni sia della variante sudafricana che contro al variante inglese" del Covid-19. Ma "dobbiamo fare attenzione perché la situazione sta evolvendo. La variante sudafricana è più problematica". Lo ha detto Anthony Fauci, direttore dell'US National Institute of Allergy and Infectious Diseases, nel corso della Davos Agenda 2021. "E' una situazione in evoluzione - ha detto Fauci - stiamo già studiando una versione aggiornata dei vaccini che potrebbe fronteggiare sia la variante sudafricana che quella inglese".
L'ipotesi di ritardare l'iniezione della seconda dose dei vaccini contro il Covid-19, considerata da alcuni per allargare la platea dei vaccinati, "desta preoccupazione. Non c'è piena efficacia finché non si è iniettata la seconda dose, e se si permette un'efficacia meno che ottimale, si rischia di selezionare nuove mutazioni. Potrebbe non accadere, ma è rischioso", ha aggiunto.
Fauci ha spiegato che le varianti - cui preferisce non attribuire una 'nazionalità' dato lo stigma che vi viene associato - "vanno prese sul serio" e che quella 'inglese' "ha la inerente capacità di aggravare la malattia". Ma ancora più attenzione va rivolta all'impatto delle varianti sull'efficacia dei due vaccini attualmente in distribuzione, e degli anticorpi monoclonali. La variante 'inglese - ha spiegato l'esperto statunitense - non sembra affatto avere un impatto significativo" in questo senso". La variante 'sudafricana' "è un po' più problematica: numerosi studi mostrano che alcuni anticorpi monoclonali sono completamente privi di efficacia contro le mutazioni. E sembra esserci una minaccia molto più alta all'efficacia dei vaccini, anche se 'l'effetto cuscinetto' della loro efficacia è sufficientemente forte da poter dire che i vaccini sono efficaci contro entrambe le varianti". "Detto questo - ha proseguito Fauci durante uno dei panel del Forum economico mondiale - questa è una situazione in evoluzione. Stiamo già cercando di realizzare versioni migliorate dei vaccini in grado di fronteggiare sia la variante sudafricana che quella inglese. E dunque anche se in questo momento i vaccini funzionano contro di esse, dobbiamo essere preparati ad un 'upgrade, sotto forma di 'boost' post-vaccinazione o di un vaccino bivalente".
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