Un abbandono che rimane impresso nella storia e che fa il giro del mondo. Un fulmine a ciel sereno sopra i cardinali riuniti a Roma per il Concistoro. Nella quinta puntata di “Ossi di Seppia - Il rumore della memoria”, dal 9 febbraio in esclusiva su RaiPlay, vengono ricordate le dimissioni di Ratzinger attraverso la voce di Giovanna Chirri, vaticanista dell’ANSA.
La giornalista è la prima ad aver rilanciato al mondo intero le parole di Benedetto XVI, la prima che si accorge del significato di quelle poche frasi scritte su un foglietto bianco e che il Papa pronuncia in latino.
Doveva essere una giornata come tante in Vaticano, invece si è trasformata in un evento di portata mondiale: dopo sei secoli Ratzinger è il primo Papa che si dimette. Ancora una volta è l’impensabile che, sotto gli occhi increduli dei presenti, diventa realtà.
Le dimissioni di Ratzinger raccontate dalla giornalista ANSA che fece lo scoop
“Ossi di Seppia. Il rumore della memoria” racconta quegli eventi che hanno caratterizzato gli ultimi trent’anni della storia italiana attraverso le testimonianze di chi l’ha vissuta. Nelle ventisei puntate un filo intreccia il passato al presente e si fonde proprio nell’impensabile, in quel qualcosa che mai nessuno avrebbe immaginato potesse accadere e che invece finisce per sconvolgere completamente le nostre vite. Un racconto seriale emozionale e immersivo, rivolto alla Generazione Z e ai Millennials, un antidoto per frenare la perdita della memoria collettiva. E' questo l’obiettivo principale della serie prodotta da 42° Parallelo per la piattaforma OTT del Servizio Pubblico. In ogni episodio la memoria di ieri viene recuperata, attraverso le immagini delle teche Rai e le fotografie d’archivio, e riconnessa all’oggi grazie al racconto di testimoni d’eccezione, protagonisti all’epoca dei fatti.
Tra le ventisei puntate quella sul metodo Di Bella, il primo caso mediatico che ha visto le persone schierate contro gli esperti, e la vicenda di Carlo Urbani, il primo medico ad identificare un virus sconosciuto e letale persino a lui, la Sars. Si ripercorrono inoltre la tragedia di Rigopiano e le dimissioni di Papa Benedetto XVI. E ancora la morte improvvisa del calciatore Davide Astori e quella di Dj Fabo. Non si dimenticano il disastro nucleare di Fukushima e l’incidente di Seveso, due immani tragedie ambientali che attraverso le immagini d’archivio (le tute bianche che bonificano il terreno, l’istituzione di una zona rossa e l’invito delle autorità a restare a casa) ci riportano immediatamente all’oggi e al momento che stiamo vivendo. Tutti eventi impensabili che hanno segnato il corso della Storia e il nostro modo di guardare il mondo. Eventi che, riletti alla luce di nuovi indizi e dettagli preziosi, permettono di comprendere in modo più chiaro e consapevole anche l’attuale presente segnato dalla pandemia.
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