Nella Repubblica democratica del
Congo sono morte 31 persone per un focolaio di peste scoppiato a
nord-est tre mesi fa, come hanno detto oggi autorità sanitarie
ed esperti. "Abbiamo più di 520 casi...31 dei quali sono
risultati mortali", ha dichiarato all'agenzia Afp Patrick
Karamura, ministro della Salute della provincia dell'Ituri,
aggiungendo che nella maggior parte dei casi si è trattato di
peste bubbonica, fatta eccezione per cinque, nei quali la
malattia ha assunto la forma polmonare, mentre per due quella
della setticemia.
Anne Laudisoit, epidemiologa dell'organizzazione non
governativa Ecohealth alliance, ha detto che i casi sono stati
rilevati tra il 15 novembre e il 13 dicembre a Biringi, nel
territorio di Aru, situato nell'Ituri, e che l'età media dei
pazienti è 13 anni, ma con un'oscillazione compresa fra i tre
mesi e i 73 anni. L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms)
ha dato l'allerta a luglio per un focolaio di peste a Rethy,
pure nell'Ituri, dove la malattia è presente dal primo caso
confermato nel 1926.
Laudisoit, che opera nell'area con una squadra di
ricercatori, ha detto che il segnale iniziale dell'ultimo
focolaio è giunto con una morte di massa di topi. L'est del
Paese lotta anche contro sporadici focolai di Ebola, ma ha un
sistema sanitario fortemente danneggiato dalle milizie che
operano nella regione.
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