Il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman ha "autorizzato" un'operazione per "catturare o uccidere" il giornalista dissidente Jamal Khashoggi. Lo afferma un rapporto dell'intelligence Usa diffuso dall'amministrazione Biden dopo averlo declassificato, secondo quanto riferito dai media americani.
Il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman vedeva il giornalista dissidente Jamal Khashoggi come una minaccia al regno e sostenne ampiamente l'uso della violenza se necessario per metterlo a tacere.
Il rapporto dell'intelligence Usa sull'uccisione di Jamal Khashoggi elenca 21 persone che gli 007 americani ritengono con "alta fiducia" complici o responsabili per la morte del giornalista dissidente per conto del principe ereditario saudita Mohammed bin Salman.
Nel rapporto sull'uccisione di Jamal Khashoggi l'intelligence Usa ha "un'alta convinzione" sulle responsabilità degli individui coinvolti nella morte del giornalista dissidente Jamal Khashoggi ma non è in grado di dire se conoscessero in anticipo che l'operazione si sarebbe conclusa con la sua uccisione.
Il principe saudita Mohamed bin Salman non sarà colpito da sanzioni Usa. Lo riporta Politico citando fonti dell'amministrazione Usa. Il Tesoro americano si appresta invece a varare sanzioni sul generale saudita Ahmed al-Asiri, ex vice responsabile dei servizi di intelligence di Riad, per l'assassinio Khashoggi. Sanzioni anche per la Saudi Rapid Intervention Force coinvolta nell'omicidio.
L'amministrazione Biden non vuole una rottura con l'Arabia Saudita ma vuole ricalibrare i rapporti con Riad. Lo afferma il segretario di stato americano Antony Blinken.
Il Dipartimento di Stato Usa vara la cosiddetta 'Khashoggi policy' o 'Khashoggi ban' per punire tutte le persone che, agendo in nome di un governo, si pensa abbiano direttamente partecipato o partecipino in attività contro i dissidenti "gravi e di natura extraterritoriale". Lo riporta l'agenzia Bloomberg. L'amministrazione Usa avrebbe già identificato 76 persone che potrebbero essere sanzionate. Tra le misure il ritiro o la restrizione dei visti.
L'Arabia Saudita "respinge completamente" la valutazione degli Stati Uniti sull'omicidio di Khashoggi. Nel rapporto si rileva che il sovrano de facto, il principe ereditario Mohammed bin Salman, ha approvato l'omicidio nel 2018 del giornalista Jamal Khashoggi. "Il governo del regno dell'Arabia Saudita rifiuta completamente la valutazione negativa, falsa e inaccettabile contenuta nel rapporto relativo alla leadership del regno, e osserva che il rapporto conteneva informazioni e conclusioni inesatte", ha detto in un comunicato il ministero degli Esteri saudita.
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