Il paesaggio è "brutalmente cambiato". I media ecuadoriani descrivono così il disastro naturale che ha deturpato le Galapagos: l'arco di Darwin, formazione rocciosa tra i migliori siti di immersione al mondo, è crollato, si ritiene a causa dell'erosione. La corsa alle donazioni è già partita e Leonardo DiCaprio, star di Hollywood e della difesa dell'ambiente, offrirà oltre 40 milioni di dollari per tutelare la biodiversità di tutto l'arcipelago, paradiso di natura incontaminata.
L'arco di Darwin si trova a nord delle Galapagos, a meno di un chilometro dall'omonima isola: un vulcano spento che si sarebbe formato sul fondo dell'Oceano Pacifico da 400.000 a 1,6 milioni di anni fa. I due siti devono il loro nome al naturalista inglese che ideò la sua teoria dell'evoluzione anche ammirando l'unicità della flora e della fauna dell'arcipelago.
La biodiversità che caratterizza le Galapagos, patrimonio dell'Unesco in pieno Pacifico, a 900 km dall'Ecuador, attira ogni anno visitatori da tutto il mondo. Tuttavia l'impatto umano dell'ecoturismo ha un costo, che rischia di essere elevato. Tanto che quest'anno un gruppo di scienziati della conservazione è corso ai ripari creando l'associazione 'Re: wild', insieme con il Parco Nazionale delle Galapagos e le comunità locali. L'obiettivo è proteggere specie a rischio di estinzione, ricostruendo l'ecosistema.
Tra i fondatori di 'Re: wild' c'è anche Leonardo DiCaprio, che ha promesso 43 milioni di dollari per finanziare il progetto, che prevede tra le altre cose la tutela dell'isola Floreana, che ospita 54 specie in via di estinzione, tra cui l'iguana rosa. E la reintroduzione di 13 specie già estinte localmente, come il tordo beffeggiatore, noto per la capacità di imitare il canto di altri uccelli. Il primo descritto proprio da Darwin.
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