E' morta all'età di 87 anni la consorte di Anwar al-Sadat, il presidente egiziano assassinato nel 1981 dopo essere stato, negli anni Settanta, protagonista dei negoziati di pace con Israele. Lo ha annunciato il portavoce della presidenza egiziana, Bassam Radi, sulla propria pagina Facebook.
"La presidenza della Repubblica Araba d'Egitto piange con grande tristezza e dolore la signora Jihan El-Sadat, moglie del defunto Presidente Mohamed Anwar El-Sadat, eroe di guerra e di pace", ha scritto il portavoce. "Una pietra miliare nella storia moderna dell'Egitto, cui ha restituito orgoglio e dignità", aggiunge Radi annunciando inoltre che "Il presidente Abdel-Fattah El-Sisi ha emesso un decreto che conferisce alla signora Jihan El-Sadat l'Ordine della Perfezione".
Jihan aveva sposato Sadat nel 1949. Il politico e militare egiziano era stato terzo Presidente della Repubblica egiziana dal 1970 al 1981, anno del suo assassinio perpetrato da un terrorista islamico proprio per punirlo per la pace stipulata con Israele.
Sadat ricevette il premio Nobel per la pace nel 1978, ex aequo con il Primo ministro israeliano Menachem Begin, in virtù dei suoi sforzi nel processo di distensione israelo-egiziano che aveva condotto agli accordi di Camp David.
Tra i protagonisti alla rivoluzione egiziana del 1952 che portò all'abbattimento della monarchia, Sadat instaurò di fatto un regime dai tratti fortemente autocratici.
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