La comunità Lgbt ungherese prevede
una grande partecipazione alla marcia del Pride in programma
domani a Budapest, che sarà "una celebrazione, ma anche una
protesta", hanno affermato gli organizzatori dell'evento, che
chiuderà il mese dell'orgoglio Lgbt.
La manifestazione sfiderà apertamente l'escalation della
campagna anti-gay del governo di Viktor Orban. Johanna
Majercsik, tra gli organizzatori del mese del Pride a Budapest
ha affermato - citata dal Guardian - di aspettarsi di vedere
molti più partecipanti rispetto ai circa 20.000 manifestanti che
hanno partecipato all'ultima marcia del Pride in città, due anni
fa.
"C'è un enorme indignazione nella società per ciò che sta
accadendo", ha dichiarato. All'inizio di questo mese, nel Paese
è entrata in vigore una legge che vieta la rappresentazione di
temi Lgbt ai bambini, con enormi implicazioni per l'istruzione,
l'arte e l'intrattenimento nel paese.
Gli attivisti affermano che in vista delle elezioni
parlamentari della prossima primavera, che probabilmente saranno
combattute, il governo di Orbán sta cercando di sostenere la sua
base conservatrice con una campagna anti-Lgbt.
Mercoledì, Orbán ha anche annunciato un referendum con cinque
quesiti per chiedere agli ungheresi se vogliono che i loro figli
siano "protetti" dai contenuti Lgbt. Il governo ha deciso di
mettere la legge al voto pubblico dopo che è stata attaccata dai
politici di tutta Europa.
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