"La Guardia costiera libica ha salvato lunedì una barca di legno rotta che trasportava 140 migranti e ha trovato 15 cadaveri a bordo mentre si dirigevano verso le coste dell'Ue": è scritto in un tweet della stessa Guardia costiera. In un breve video si vedono i cadaveri sul ponte della barca e persone che ne estraggono alcuni da due boccaporti. Tweet e video sono stati pubblicati sul sito del Libya Observer.
L'Unhcr ha confermato che 15 migranti sono annegati nel naufragio di cui ha dato notizia Alarm Phone: "Recuperati i corpi di 15 persone quando 2 imbarcazioni sono arrivate questa sera alla base navale di Tripoli", ha scritto nelle ore successive la branca libica dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati su Twitter. "A 177 sopravvissuti sono stati forniti aiuti", viene aggiunto precisando che "alcuni (...) necessitavano di assistenza medica urgente". I migranti "erano partiti da Zuara e Al Khoms la notte prima", precisa inoltre l'Unhcr. "Tragica perdita di vite", sottolinea l'Alto commissariato dell'Onu pubblicando due foto di migranti a bordo e accanto di una motovedetta nella notte di Tripoli. Secondo il più recente bollettino pubblicato ieri dall'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), sulla "rotta mediterranea centrale", quella che dalla Libia porta all'Italia, quest'anno sono stati contati 474 morti e 689 dispersi a fronte dei 381 decessi e 597 persone scomparse dell'intero 2020. I migranti riportati in Libia fino al 9 ottobre sono stati 26.314, calcola ancora l'Oim ricordando che nei 12 mesi dell'anno scorso erano stati 11.891.
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