Olena Zelenska non ha mai amato il palcoscenico. Che invece era l'habitat naturale di suo marito, Volodymyr. Pur condividendo lo stesso ambiente, Olena era più a suo agio con lo schermo del laptop (è sceneggiatrice) che i riflettori o le telecamere. In famiglia, di frontman, ne bastava uno. Volodymyr lo ha conosciuto all'università, prima della carriera e della fama. Il suo carattere lo conosce bene. Per questo non si è detta troppo entusiasta della scelta di buttarsi in politica: "Sapevo che sarebbe cambiata la nostra vita", ha raccontato. Ma tutto ciò è nel passato, ben prima della guerra.
Ora Olena Zelenska sta combattendo a modo suo - sui social. Può sembrare una fesseria. Eppure anche quello, oggigiorno, è un fronte.
Facebook e Instagram sono le sue armi. Accendere un faro sui più deboli, se non smascherare le malefatte più vili dei russi, la sua missione. I bambini, in particolare, sono la sua principale ossessione. "È impossibile mantenere la calma quando i piccoli pazienti dell'ospedale nazionale pediatrico di Okhmatdyt, che tratta i casi più complicati del Paese, vengono curati nei rifugi antiatomici. Ma i nostri bambini avranno condizioni migliori!", recita un suo post in cui rivela l'esistenza di una sorta di 'rete' di first lady - tra queste Brigitte Macron ed Emine Erdogan - per attivare i soccorsi in Ucraina. In pratica un ruolo politico. Ma alla Lady D. I suoi post sono sempre zeppi di foto, che poi vengono rilanciate in tutto il mondo. Le richieste d'interviste, dunque, si moltiplicano. E lei, che al momento si trova in un luogo sicuro ma sconosciuto, a quanto pare in Ucraina, ha risolto la questione pubblicando un lungo articolo sul sito della presidenza.
"Il 24 febbraio ci siamo svegliati con l'invasione russa. I carri armati hanno attraversato il confine, gli aerei sono entrati nel nostro spazio aereo, i lanciamissili hanno circondato le nostre città. Nonostante le rassicurazioni della propaganda del Cremlino, che la chiama 'operazione speciale', in realtà ci troviamo davanti all'omicidio di massa dei civili ucraini", scrive in apertura. Lo dicono in tanti, nel governo, e lo ripete anche lo stesso Zelensky. Ma Olena raddoppia il carico e ci mette la faccia, come si dice oggi, nonostante l'antica ritrosia alla ribalta. È un'accusa frontale. "Forse la cosa più terrificante e devastante di questa invasione sono le perdite di bambini: Alice di otto anni, morta per le strade di Okhtyrka mentre suo nonno cercava di proteggerla; Polina di Kiev, che è morta nel bombardamento con i suoi genitori; Arseniy, 14 anni, colpito alla testa e che non ha potuto essere salvato perché un'ambulanza non è riuscito a raggiungerlo in tempo a causa degli intensi combattimenti", scrive ancora. "Quando la Russia dice che non sta facendo la guerra contro i civili, io rispondo con i nomi di questi bambini assassinati".
Zelensky ha detto di essere l'obiettivo "numero uno" dei russi e sembra aver scampato ben tre tentativi di farlo fuori da quando è scoppiato il conflitto. "La mia famiglia è l'obiettivo numero due", ha assicurato. Olena, insieme ai suoi due figli, si nasconde ma continua a fare la sua parte. Proprio come Volodymyr.
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