Ecco un breve profilo dei due sfidanti
EMMANUEL MACRON. Nato il 21 dicembre 1977 ad Amiens, è stato l'8/o presidente della Repubblica. Ha studiato filosofia prima di entrare alla prestigiosa scuola di amministrazione ENA.
La carriera lo vede giovanissimo all' Ispezione generale della Finanza, poi banchiere d'affari da Rotschild. In politica si avvicina al Movimento dei Cittadini di Jean-Pierre Chévenement, sovranista di sinistra, poi ai socialisti d Michel Rocard ma la svolta è nel 2012 quando viene nominato vicesegretario generale alla presidenza della Repubblica sotto François Hollande.
Quest'ultimo lo nomina ministro dell'Economia al posto di Arnaud Montebourg nell'agosto 2014. Crea subito polemica facendo passare la legge che regola il lavoro domenicale, poi crea un suo movimento, "En Marche!", con l'intenzione di presentarsi all'Eliseo nel 2017. Per questo motivo lascia il governo a fine estate 2016, rifiutando poi di partecipare alle primarie della gauche. Il suo libro "Révolution" diventa un successo e alle presidenziali sbaraglia il campo arrivando in testa al primo turno con il 24,01% dei suffragi. Manda ko l'avversaria Marine Le Pen al dibattito in diretta tv e poi nelle urne, dove viene eletto presidente con il 66,10% dei voti. Pur con riforme e nonostante una ventata di novità e di prestigio che conferisce alla Francia, il suo mandato è costellato di crisi, dalla protesta dei gilet gialli a quella contro la riforma delle pensioni, che poi sospende a causa della pandemia. La stessa riforma figura in cima al suo programma per la rielezione nel 2022. E' sposato con Brigitte, sua insegnante al liceo e di 24 anni più anziana di lui.
*MARINE LE PEN. Il vero nome è Marion Anne Perrine Le Pen.
Nata a Neully-sur-Seine, periferia residenziale di Parigi, il 5 agosto 1968, è figlia del fondatore del Front National, principale formazione di estrema destra in Francia, Jean-Marie Le Pen. Aderisce al partito del padre fin dai 18 anni, nel 1998 ottiene il suo primo mandato politico come consigliere regionale del Nord-Pas-de-Calais. All'interno del partito i primi positivi risultati elettorali la accreditano come possibile futura leader e lei comincia a creare gruppi e organizzazioni interne che costituiranno il futuro del movimento "sdoganato". Le sue prime apparizioni in tv ne costruiscono il personaggio nuovo dell'estrema destra e nel 2004 viene eletta deputata europea. Al fallimento del padre alle presidenziali 2007 fa da contraltare il suo ottimo score. Comincia a costruire il "suo" partito, meno rigido e più attento alle classi popolari. Esclude uno ad uno i luogotenenti del padre, fino a succedere al genitore nel 2011 come presidente del Front National. Segue un'ulteriore virata "anti-liberal" e alle presidenziali 2012 ottiene il 17,90%, migliorando l'exploit del padre nel 2002. Comincia il radicamento sul terreno, le vittorie alle elezioni locali e - in parallelo - la guerra familiare con il padre, emarginato dal partito e sconfessato per le sue prese di posizione più estreme.
Nel 2015, Jean-Marie Le Pen viene espulso dal partito dal lui fondato. Nel 2017 Marine arriva al ballottaggio delle presidenziali ma inciampa poi nel testa a testa in tv contro il giovane candidato Emmanuel Macron. Alle presidenziali 2022, quando sembrava dover essere scalzata dal concorrente all'estrema destra, Eric Zemmour, riesce ancora a conquistare il ballottaggio, e sempre contro Macron. Ha tre figli dal primo marito Franck Chauffroy, dal quale divorzia nel 2000 per risposarsi 2 anni dopo con Eric Iorio. Nuovo divorzio nel 2006.
Dal 2009 in coppia con il segretario generale del Front National, Louis Aliot, dal quale si separa nel settembre 2019.
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