"La guerra in Ucraina avrà gli impatti più devastanti sui Paesi in crisi alimentare, oltre quelli già sull'orlo della carestia". È l'allarme contenuto nel Rapporto Globale annuale sulle Crisi Alimentari di Fao-Programma alimentare Onu-Ue. I Paesi che già affrontano alti livelli di fame acuta, "sono particolarmente vulnerabili ai rischi creati dalla situazione nell'Europa orientale, in particolare a causa della loro elevata dipendenza dalle importazioni di prodotti alimentari e agricoli e per la vulnerabilità agli shock dei prezzi alimentari". Di fronte a ciò, "è necessaria un'azione umanitaria urgente su vasta scala". L'importanza dell'Ucraina e della Russia per i mercati globali dei prodotti alimentari e agricoli non può essere trascurata poiché molti paesi vulnerabili - mette in evidenza il Rapporto sulle crisi alimentari - dipendono dalla Russia per i fertilizzanti. La riduzione di disponibilità e l'aumento dei prezzi "possono avere gravi ripercussioni sui raccolti e sulla produzione agricola". Da rilevare inoltre - si legge nel rapporto - che diversi Paesi che stanno combattendo gravi crisi alimentari hanno ottenuto quasi la totalità del loro importazioni di grano nel 2021 sia dalla Russia che dall'Ucraina, come la Somalia (oltre il 90%), la Repubblica Democratica del Congo (oltre l'80%) e il Madagascar (oltre il 70%).
L'attuale impatto combinato di conflitti, aumento dei prezzi del cibo, carburante e fertilizzanti, perdita di mezzi di sussistenza, "può esacerbare l'insicurezza alimentare acuta in paesi come Afghanistan, Haiti, Siria, Yemen, Etiopia, Somalia e Sud Sudan".
Mentre si risponde alla crisi Ucraina, occorre anche "raddoppiare gli sforzi - qui l'appello - per aiutare queste comunità e i Paesi colpiti dalle crisi alimentari a produrre più cibo a livello locale, proprio dove è più necessario mitigare gli impatti di eventuali riduzioni delle importazioni o aumento dei prezzi alimentari".
Nel 2021 le persone colpite da grave insicurezza alimentare nel mondo hanno raggiunto la cifra di quasi 200 milioni, con numeri destinati a salire. L'allarme è contenuto nel rapporto annuale Fao-Programma alimentare Onu-Ue, insieme ad altri membri della Rete Globale contro le Crisi Alimentari. In particolare l' emergenza fame tocca 193 milioni di persone in 53 Paesi/territori per colpa di conflitti, shock economici sui prezzi e dovuti anche alle conseguenze del Covid, e condizioni climatiche estreme. Ciò rappresenta un aumento di quasi 40 milioni di persone dal 2020, quando erano 155 milioni di persone in 55 Paesi/territori.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA