Slitta ancora il via libera dei rappresentanti permanenti dei 27 dell'Ue (Coreper) al sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina, con l'embargo graduale al petrolio di Mosca. Ci sarebbero stati progressi importanti sulla maggioranza delle misure, ma resterebbe ancora lavoro da fare tra l'altro su come garantire la sicurezza degli approvvigionamenti e questioni tecniche da risolvere, legate anche alla riconversione infrastrutturale. E' quanto si apprende da fonti europee.
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