E' salito a 17 vittime il bilancio del bombardamento russo su un condominio nella regione di Odessa. Secondo fonti ufficiali di Kiev, 14 persone sono morte e 30 sono rimaste ferite in seguito al raid sull'edificio. Altre tre vittime, compreso un bambino, sono state uccise nell'attacco al centro ricreativo. Altre sette persone, compresi tre bambini, sono stati tratti in salvo.
Il presidente americano Joe Biden insieme a tutto l'Occidente si schiera ancora una volta al fianco dell'Ucraina, mentre il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov parla di un ritorno della "cortina di ferro". A candidarsi come nuovo mediatore è Il presidente indonesiano Widodo, che afferma di aver consegnato a Putin un messaggio di Zelensky.
Sul campo, intanto, i russi annunciano il ritiro dall'isola dei Serpenti 'per non ostacolare gli sforzi Onu' sull'export del grano. Le autorità filo-russe riferiscono che la prima nave mercantile ha lasciato il porto di Berdyansk con 7.000 tonnellate di grano, "dirette verso Paesi amici".
Ucraina, Mosca annuncia il ritiro dall'isola dei Serpenti
BIDEN: "ALTRI 800 MILIONI IN ARMI, MOSCA NON VINCERA'"
"Invieremo nuove armi all'Ucraina nei prossimi giorni per un totale di 800 milioni", ha annunciato Biden nella conferenza stampa dopo il vertice della Nato a Madrid. "Noi sosterremo Kiev per tutto il tempo che serve. I russi hanno perso 15 anni di sviluppo della loro economia, c'è stato il primo default in 100 anni, hanno difficoltà nella produzione del petrolio perché hanno bisogno di tecnologia americana e vi è una situazione simile nel settore militare", ha detto Biden. "Non so come finirà, ma non finirà con la sconfitta dell'Ucraina". In merito al price cap sul petrolio, "stiamo lavorando ai dettagli", ha aggiunto il presidente Usa
LAVROV: "TORNA LA CORTINA DI FERRO TRA OCCIDENTE E RUSSIA"
Una "cortina di ferro" sta riemergendo fra la Russia e l'Occidente, ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov dopo il vertice della Nato. "La Nato si aspetta l'obbedienza incondizionata del mondo", ha argomentato Lavrov. La Cina - finita nel mirino del 'Concetto Strategico' - gli ha fatto eco e ha criticato duramente gli esiti del vertice. Secondo Pechino, è la Nato la vera "sfida sistemica alla pace e alla stabilità mondiale" poiché "lancia guerre ovunque, uccidendo civili innocenti" e ora, con la partnership siglata con i quattro alleati indopacifici, "ha esteso i suoi tentacoli, nel tentativo di esportare la mentalità della Guerra Fredda".
WIDODO: "HO CONSEGNATO A PUTIN UN MESSAGGIO DI ZELENSKY"
il presidente indonesiano Joko Widodo ha dichiarato di aver consegnato al presidente russo Vladimir Putin un messaggio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo riporta l'agenzia Interfax. "Ho trasmesso il messaggio del presidente Zelensky al presidente Putin e ho espresso la mia disponibilità a stabilire una comunicazione tra i due leader", ha detto Widodo.
STOLTENBERG: "DAL FIANCO SUD RISCHI PER TUTTI GLI ALLEATI"
"Questa mattina abbiamo affrontato le questioni di sicurezza in Medio Oriente, Nord Africa e Sahel: i rischi che provengono da quest'area hanno un impatto su tutti gli alleati. Abbiamo inoltre ribadito che il terrorismo è una delle minacce principali alla nostra sicurezza. Inoltre per la prima volta abbiamo approvato un pacchetto di aiuti alla Mauritania e alla Tunisia". Lo ha detto Jens Stoltenberg, il segretario generale della Nato, al termine del summit di Madrid.
Vertice Nato, Stoltenberg: 'Supporto a lungo termine per l'Ucraina'
"Abbiamo appena completato un summit che ha portato a decisioni profonde", ha detto Stoltenberg.
A Madrid nasce ufficialmente il fondo per l'innovazione della Nato. Con un miliardo di euro di capitalizzazione, servirà a finanziare start-up e PMI ad alto contenuto tecnologico sul territorio dell'Alleanza. "È il primo fondo di venture capital al mondo di questo tipo", ha detto il segretario Jens Stoltenberg. "Dobbiamo mantenere la nostra spinta tecnologica, ora che Cina e Russia ci sfidano in questo settore chiave", ha precisato. Il fondo è sostenuto da 22 Paesi Nato, tra cui l'Italia, che è stata rappresentata alla cerimonia di firma dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini.