Alexander Vinnik, un cittadino russo ricercato per reati finanziari, è stato estradato ieri dalla Francia alla Grecia, e da qui subito imbarcato su un aereo che lo ha portato negli Usa. Lo ha detto all'agenzia russa Tass il suo avvocato francese, Frederic Belot. "Stiamo seguendo gli sviluppi riguardanti Vinnik, come tutti i cittadini russi, questo è tutto ciò che posso dire", ha commentato oggi il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
Vinnik, uno specialista informatico, era stato arrestato in Grecia nel luglio del 2017 su richiesta degli Stati Uniti, dove è accusato di avere riciclato tra i 4 e i 9 miliardi di dollari attraverso una criptovaluta non più esistente, la BTC-e. Nel 2019 il ministro della Giustizia greca ne decretò l'estradizione dapprima in Francia, poi in Usa e infine in Russia. Anche la giustizia francese e russa, infatti, lo accusavano di vari reati finanziari. Dopo avere ricevuto una condanna a cinque anni di reclusione a Parigi nel 2020, Vinnik è stato estradato appunto ieri in Grecia. Da qui, ha affermato il suo legale, è stato portato direttamente a San Francisco. In passato l'uomo aveva detto di voler tornare in Russia, dove è accusato di appropriazione di fondi e frode informatica.
Gli sviluppi della complicata vicenda coincidono con la disponibilità manifestata da Usa e Russia ad uno scambio di prigionieri dopo la condanna a nove anni di reclusione ieri a Mosca della cestista americana Brittney Griner per possesso e contrabbando di stupefacenti. Di Vinnik, tuttavia, non si è mai parlato per un possibile scambio.
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