L'agenzia di stampa iraniana Fars pubblica un editoriale sul ferimento di Salman Rushdie, augurandosi che "tiri le cuoia"."Anche se finora non c'è nessuna notizia sulla sua morte - si legge nel commento - auguriamo che tiri le cuoia e con la morte di questo autore satanico il cuore ferito dei musulmani possa guarire dopo tutti questi anni".
A sostegno di Hadi Matar il 24enne del New Jersey autore dell'accoltellamento, anche Il quotidiano ultraconservatore iraniano Kayhan, che lo ha definito "coraggioso". "Diciamo bravo a questo uomo coraggioso e consapevole del suo dovere che ha attaccato il depravato apostata Salman Rushdie a New York. Baciamo le mani di colui che ha strappato il collo del nemico di Dio con un coltello" si legge in un articolo del quotidiano, il cui direttore, Hossein Shariatmadari, è considerato vicino alla Guida suprema Ali Khamenei.
Quasi tutti i media nella Repubblica islamica, in particolare quelli conservatori, hanno descritto Rushdie come un "apostata" mentre le autorità del Paese non hanno ancora rilasciato commenti ufficiali sull'accaduto.
Sul fronte opposto, secondo numerosi attivisti e oppositori iraniani, i governanti iraniani sono responsabili dell'attacco Rushdie, poiché la Repubblica islamica non ha mai ripudiato la fatwa del 1989 emessa dal suo fondatore che chiedeva l'uccisione del romanziere.
"Che il tentativo di omicidio di oggi sia stato ordinato direttamente da Teheran o meno, è quasi certamente il risultato di 30 anni di incitamento alla violenza del regime contro questo celebre autore", ha affermato l'Unione nazionale per la democrazia in Iran, con sede a Washington (Nufdi). Il Consiglio nazionale della Resistenza iraniana (Ncri), un gruppo di opposizione messo fuori legge in Iran, ha affermato che l'attacco è avvenuto su "istigazione" della fatwa di Khomeini. "Ali Khamenei e altri leader del regime clericale hanno sempre promesso di attuare questa fatwa anti-islamica negli ultimi 34 anni", si legge in una nota. "Questa è la vera Repubblica islamica; negoziate con un tale regime e permettete ai suoi sostenitori e lobbisti di entrare nella vostra società. Riuscite a capire come ci sentiamo come ostaggi di questo regime?" ha scritto su Twitter l'attivista per la libertà di espressione Hossein Ronaghi, uno dei critici più espliciti della leadership all'interno del Paese. "C'è stata una fatwa su Salman Rushdie di Khomeini dal 1989 che la Repubblica islamica dell'Iran non ha mai ritirato. @khamenei_ir l'ha ripetuto anche su Twitter. Ora i promotori della Repubblica islamica stanno elogiando l'assassinio e mi minacciano con la stessa sorte di Salman Rushdie", ha affermato dagli Stati Uniti la dissidente iraniana Masih Alinejad.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA