In virtù del Trattato di amicizia, cooperazione e mutua assistenza tra Armenia e Russia, il Consiglio di sicurezza armeno ha deciso di rivolgersi e chiedere aiuto a Mosca in relazione all'aggravamento della situazione al confine con l'Azerbaigian. Lo rende noto il Consiglio dei ministri armeno, citato dall'agenzia russa Tass.
Intanto l'Azerbaigian e l'Armenia hanno concordato un cessate il fuoco: lo riporta l'agenzia di stampa russa Tass. "Le parti hanno concordato un cessate il fuoco a partire dalle 09:00 ora locale (le 7:00 in Italia) dopo una risposta delle forze armate azere. L'Armenia ha già violato l'accordo, ma il cessate il fuoco è in vigore dalle 09:15 ora locale", ha reso noto l'agenzia di stampa azera Azertac citata dalla Tass.
Mosca e Yerevan si sono impegnate a prendere provvedimenti per "stabilizzare la situazione" al confine tra Armenia e Azerbaigian: lo ha dichiarato oggi il ministero della Difesa armeno. In una conversazione telefonica con il suo omologo russo Sergei Shoigu, il ministro della Difesa armeno Suren Papikian "ha presentato la situazione derivante dall'aggressione su larga scala dell'Azerbaigian", ha reso noto il ministero armeno. Papikian e Shoigu "hanno concordato di prendere le misure necessarie per stabilizzare la situazione", ha aggiunto.
"È stata presa la decisione di appellarsi formalmente alla Federazione Russa al fine di attuare le disposizioni del Trattato di amicizia, cooperazione e mutua assistenza. Ci sarà anche un appello all'Organizzazione del Trattato di sicurezza collettiva (Otsc) e al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite in relazione all'aggressione contro il territorio sovrano dell'Armenia", ha annunciato il gabinetto armeno. Nelle ore precedenti in comunicati speculari resi noti dalle agenzie Tass e Interfax, i ministeri della Difesa di Yerevan e Baku si sono accusati l'un l'altro per l'escalation al confine, parlando di vittime e danni materiali a causa di bombardamenti. L'Otsc citato da Yerevan è una alleanza militare creata nel 1992 e di cui fanno parte Armenia, Russia, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan e Tagikistan.
Le forze dell'Azerbaigian stanno cercando di avanzare in territorio armeno: lo hanno reso noto funzionari armeni mentre proseguono gli scontri lungo il confine tra i due Paesi. "Le forze azere continuano a usare artiglieria, mortai da trincea e droni... colpendo infrastrutture militari e civili. Il nemico sta cercando di avanzare (in territorio armeno)", ha dichiarato il ministero della Difesa armeno. Nella notte gli scontri al confine hanno causato la morte di soldati da entrambe le parti.
Il primo ministro armeno, Nikol Pashinian, ha tenuto colloqui con il presidente russo Vladimir Putin, il suo omologo francese Emmanuel Macron e il segretario di Stato statunitense Antony Blinken per chiedere loro di reagire all'"aggressione" dell'Azerbaigian, ha dichiarato martedì Yerevan. Lo ha reso noto il governo armeno. Nei colloqui separati, Pashinian ha detto di sperare in "una risposta appropriata da parte della comunità internazionale", alla luce degli scontri in corso al confine tra Armenia e Azerbaigian. Almeno 49 soldati armeni sono rimasti uccisi in scontri con l'Azerbaigian. Lo ha detto il premier armeno Nikol Pashinian.
"L'Armenia smetta subito di provocare". Lo ha affermato il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, sul suo account Twitter aggiungendo di avere discusso con l'omologo azero Jeyhun Bayramov degli scontri iniziati la notte scorsa sul confine tra Armenia e Azerbaigian. Il capo della diplomazia di Ankara ha invitato Yerevan a "concentrarsi sui negoziati di pace e la cooperazione nell'ambito della riconciliazione trovata con l'Azerbaigian", si legge nel messaggio.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA